lunedì 22 febbraio 2010

INCONTRO DEI CONSIGLIERI COMUNALI DEL P.D L.

Si sono incontrati nell’aula consiliare del comune di scordia i 10 (dieci consiglieri) del P.d L. sull’invito dei quattro consiglieri Burtone S., Saitta C., Caldiero e calandra.

Il rappresentante dei quattro consiglieri (Rocco Massimino promotore dell’incontro) chiede a tutti i consiglieri che fanno parte del P.d L. che sono aderenti al PDL di fare forza tutti insieme per cercare di governare la città di Scordia perché i consiglieri del PDL sono in dieci e quindi bisogna fare forza sul Sindaco per poter essere rappresentati ampiamente in giunta facendo presente che il gruppo di cui fa parte cioè i quattro consiglieri, non hanno alcuna rappresentanza nella Giunta Comunale di Scordia. Di seguito si è parlato di un coinvolgimento della politica per i cittadini di Scordia.

Il consigliere Saitta specifica che in seno nel P.d L. esiste un valore aggiunto vale a dire quello dei consiglieri subentrati dopo le elezioni, ma precisa che in ogni caso esiste una rottura all’interno fra le varie correnti e specifica che il Pdl ha perso un assessore IN GIUNTA, inoltre ci sono più punti che ci dividono anziché unire, chiede che siano ristabiliti in Giunta i cinque assessori appartenenti al P.d. L., il Saitta dichiara di non riconoscere il suo assessore e nemmeno gli altri, in quanto nessuno di loro è stato capace di coinvolgere i consiglieri nell’operato che svolgono. Aggiunge che la politica non si può tollerare in questo modo e che se continua così darà le dimissioni da consigliere.

Il consigliere Rocco Pernice è sempre stato d’accordo a fare il PdL a Scordia e condivide quanto detto dal Saitta, ribatte che il tutto potrebbe partire dalla politica locale, e ricorda che tempo addietro la componente del Gruppo Scordia per la Libertà si era impegnata a fare un gruppo del Pdl, all’epoca i consiglieri Manuele e Saitta non erano d’accordo, ma nulla toglie che da adesso si potrebbe ricominciare e dare una identità nuova con tutti e dieci i consiglieri a prescindere dell’appartenenza delle correnti che esistono all’interno del PdL.

Il Consigliere Leonardi afferma che non bisogna piangere sul latte versato e che il PdL non esiste nemmeno a livello nazionale, chiede se invece ci siano delle proposte, dei metodi o criteri da adottare, cioè darsi delle regole per fare il PdL a Scordia, ma se dobbiamo continuare a perdere tempo con delle dicerie, il consigliere dice basta, e che non ha voglia perdere tempo.

Il presidente del Consiglio Rosario Minissale ricorda che per l'operato ed il lavoro della presidenza sono stati sempre invitati i consiglieri tutti e che purtroppo la presenza degli stessi non mai arrivata massiccia come dove essere l’impegno di chi rappresenta i cittadini. Inoltre il presidente chiede al gruppo dei quattro di cui fa parte Rocco Massimino, sè sono rappresentati a livello Provinciale, in quanto per adesso i soli ad essere rappresentati sono il gruppo di Scordia per la Libertà che fa riferimento all’On. Nino D’Asero e il Sen. Firrarello ed il suo gruppo che fa riferimento all’on. Falcone e il Sen. Stanganelli, pertanto consiglia di demandare ai propri rappresentanti provinciali il problema.



Nino Messina (gruppo Scordia per la Libertà)

La soluzione? Sarebbe quella d’essere più partecipe e fare un po’ di politica locale, quella che fino a adesso non è stata possibile fare perché ci sono sempre queste divergenze fra le correnti all’interno del PdL. Gli equilibri si possono trovare solo se esiste la collaborazione di tutti noi insieme alle proprie segreterie Provinciali d’appartenenza. Una proposta Mia è quella di incontrarci tutti a Catania in una delle segreterie a scelta o a caso, per vedere di risolvere il problema, ma qualcuno afferma che dobbiamo camminare con le proprie gambe, Io non sono d’accordo perché la collaborazione e la gerarchia, sono due elementi essenziali che per me devono camminare insieme altrimenti non si arriverà mai a nulla. Quindi prima di parlare di assessori e/o di teste di assessori bisogna metterci tutti d’accordo con il buon senso che dovrebbe governare sovrano su tutti e dieci i consiglieri del PdL.

Nino  Messina

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