domenica 12 gennaio 2014

VERO O FALSO ?

Governo: "Ok aumento delle aliquote Tasi, ma per detrazioni alle famiglie più deboli"

Il ministro dell'Economia: "Con la Tasi si pagherà di più? Penso di no". Mini-Imu? "Una necessità"
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Roma, 8 gennaio 2014 - "In materia di Tasi-Imu il governo ha deciso di presentare un emendamento al decreto Enti Locali così definito: ai Comuni sarà concessa per il 2014, esclusivamente allo scopo di deliberare a favore delle famiglie e dei ceti più deboli ulteriori detrazioni rispetto a quelle già previste dalla legge di stabilità, la possibilità di decidere un incremento delle aliquote al di sopra dei massimi attualmente consentiti. Tale incremento, che non comporterà alcun aumento della pressione fiscale, saràcompreso tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille complessivo e i Comuni saranno liberi di decidere come ripartirlo tra le diverse basi imponibili". Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.
SACCOMANNI SU IMU E MINI-IMU - "Nel 2013 c'è stato un forte sgravio fiscale sulla prima casa. La mini Imu è una necessità dovuta a motivi equitativi data la natura autonoma dei comuni nella fissazione delle aliquote. Ma è un elemento modesto rispetto allo sgravio complessivo". Lo ha detto il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, in aula al Senato. Con la cancellazione della seconda rata Imu 2013 "si chiude una vicenda complicata che certamente è stata di grande difficoltà data anche la complessità della materia", dice ancora Saccomanni, che poi annuncia: "E’ stato già deciso di presentare nel corso della discussione su decreto enti locali la posizione del governo per la tassazione degli immobili sul 2014 e abbiamo l’obiettivo di rendere tale tassazione veramente di natura federale evitando il problema che si è posto quest’anno di dover intervenire su un’imposta che viene decisa e formulata al centro ma poi gestita in periferia". Poi Saccomanni affronta la questione Tasi. "No penso di no", risponde alla domanda se, date le ultime novità sulle aliquote Tasi, il conto 2014 potrebbe essere più salato. Oggi - sottolinea - "è stato fatto un passo avanti importante per chiarire la natura federale dell’imposizione".


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